A Expo 2015 il padiglione Cina ha scelto il tema della gratitudine per allestire spazi che partono dal concetto della terra che nutre l’uomo sin dalle origini della specie umana e prefigurano la possibilità di un futuro nel quale a tutti sia garantito l’accesso equo al cibo.
Per un paese con una popolazione enorme e sempre in crescita il tema della disponibilità di cibo è particolarmente importante. L’uomo come parte della natura stessa è il presupposto da cui si parte per creare un percorso di senso che parte dall’agricoltura per arrivare ad uno sviluppo sostenibile attraverso l’alimentazione e l’ambiente.
Negli spazi del padiglione vengono illustrate le tradizioni culturali di un paese che, nonostante i grandi passi tecnologici nel campo agricolo, ha sempre mantenuto stretti legami con le proprie radici. Lo scopo è quello di usare razionalmente le risorse naturali per garantire a tutti l’accesso al cibo mantenendo un equilibrio sano tra ambiente e uomo.
L’esposizione interessa un’area di più di 4.500 metri quadrati. Si parte dal raccolto che segue il calendario cinese lunisolare e i cinque colori del suolo. Si passa attraverso il pocesso di produzione del cibo, le 8 scuole di cucina cinese e la cultura del tè. Si arriva infine ai progressi scientifici, alla tracciabilità, alle potenzialità offerte dalla Rete.
La creazione del padiglione è stata affidata ad un consorzio composto dalla Tsinghua University e dal Beijing Qingshang Environmental & Architectural Design Institute. Nelle sue forme, paesaggio naturale e skyline urbana si sposano e si ibridano l’uno con l’altra.
Le diverse aree si chiamano Cielo, Terra, Uomo e Armonia e i prodotti della terra sono collocati in spazi che richiamano esplicitamente l’architettura tradizionale del paese. Ogni giorno sono previste attività organizzate a turno dalle diverse zone del paese.