Supreme sbarca a Milano con il suo primo store: quella che per mesi è stata dibattuta come ipotesi è finalmente una realtà, ufficializzata direttamente dal brand.
Supreme a Milano, aspettative elevate
Era troppo palese l’interesse, anche social, del brand newyorkese per il Belpaese, al quale si deve aggiungere la non troppo velata causa con Supreme Italia per l’uso del nome: insomma nei mesi scorsi gli indizi che portavano ad una possibile apertura erano davvero troppi per essere ignorati.
Non è ancora stata indicata una data precisa per l’apertura né si conoscono troppi particolari: quel che è certo è che finalmente coloro che amano questo marchio esclusivo non dovranno più acquistare online o nel corso dei propri viaggi statunitensi ed intorno al mondo ma potranno andare al flagship store che aprirà nel capoluogo lombardo.
Quando si parla di Supreme ed esclusività non si scherza affatto: in tutto gli store diventeranno undici con quello milanese, che si vanno a sommare a quelli di New York, Brooklyn, Los Angeles, Londra, Parigi, Tokyo, Nagoya, Osaka e Fukuoka. Un punto in più dove presentarsi il giovedì, fare la fila ed acquistare la novità lanciata (accade ogni settimana, N.d.R.). Questo marchio è diventato ormai uno status symbol più che un normale brand di abbigliamento e accessori e quel che inizialmente era di nicchia è poi divenuto ricercato.
Come nasce il brand Supreme
L’apertura di uno store Supreme a Milano era da molto auspicato dai fanatici di questa azienda di vestiti che in fin dei conti grazie alla sua “scarsità ufficiale” di grandi numeri di capi è riuscita a dare vita ad una strategia vincente in quanto a guadagni. In Italia la mania Supreme” è nata grazie a Fedez, ma in generale la forza del brand è da ricercare tutta nella vita del suo fondatore James Jebbia, un inglese che dopo aver lavorato nel corso dell’adolescenza alla Duracell sviluppando una passione insana per lo streetwear di nicchia, a 19 anni vola a New York e dopo un po’ apre il suo store, “Union” in Spring Street dove la sua passione diventa materia di vendita.
Nel 1994, apre un negozio di skate, lo stesso che diventerà il primo store Supreme: è il concetto alla base del suo essere che cambia. E’ qui che l’esclusività incomincia ad essere realtà e che inizia ad attirare tutte quelle giovani star che colpite ne hanno poi fatto la fortuna mantenendo alto il brand. Che più che per le magliette e le felpe, vende di più per quello che rappresenta: qualcosa che non possono permettersi tutti.