Il vintage, nell’abbigliamento come nell’arredamento, è ancora molto di moda, anzi sta diventando sempre più, complice anche la crisi economica, uno stile di vita. E Milano, capitale italiana della moda e del fashion, se ne è accorta già da alcuni anni. Per chi non ha pazienza di rovistare negli armadi e nelle soffitte delle nonne, ci sono diversi negozi dedicati a capi di abbigliamento un po’ retro o semplicemente datati! Uno è in via Benvenuto Cellini 21, si chiama Shabby Chic, è gestito da Graziana Biagini e per quasi tutto dicembre, fino alla vigilia di Natale, rimane aperto con orario continuato dalle tutti i giorni dalle 13.30 alle 19.30.
Esiste dal 1997 e da allora è un piccolo paradiso specializzato in abbigliamento e accessori Vintage per donna e uomo, allestito come un accogliente salottino di tendenza, dove sedersi un attimo per un caffè e un dolcetto. I prodotti, dice Graziana Biagini, sono destinati ad “un pubblico intellettual-alternativo, distante come gusto dagli stereotipi modaioli”.
Lo stile Shabby chic è un modo di essere, che si richiama a quello dell’architetto americana Rachel Ashwell, la cui ricerca e passione per arredi che parlano del passato, ha contraddistinto una scuola di pensiero, dice ancora Graziana che racconta di essersi ispirata a questa filosofia nella ricerca di abiti e accessori degli anni Sessanta e Ottanta, ” il cui stile parla di tradizione, di qualità sicura e comprovata dalla continuità, che si riconosce nella patina del già vissuto di un trench Burberry’s made in England, di una giacca in harris-tweed o in velvet, di un doppiopetto gessato, di uno smoking anni sessanta, di un cappotto in Saxony wool Aquascutum, di un pullover in cashmere Ballantyne, di una polo Lacoste anni settanta, di una cravatta Gucci anni Sessanta”. Non a caso da anni la sua ricerca si è concentrata su capi prettamente sartoriali oppure di rara manifattura, sia inglesi che italiani.