MiArt 2011, fiera d’eccellenza delle gallerie italiane; dall’8 all’11 di aprile 2011 è una scelta assolutamente non provinciale, in quanto le gallerie invitate alla partecipazione hanno tutte una storia e una collocazione internazionali: frequentano le più importanti fiere estere, accostano alla produzione italiana di grande qualità quella dei più riconosciuti artisti internazionali, lavorano in modo continuato con artisti e curatori sia italiani sia esteri per la produzione delle loro mostre…
La Redazione
Oviesse e Costume National
Costume National ha firmato un importante accordo di collaborazione con Ovs Industry. Non è certo la prima volta che i grandi della moda firmano collezioni “democratiche” per grandi gruppi o per se stessi. Basti pensare a H&M e le sue illustri collaborazioni, tra le quali quella con l’artista del feticcio più apprezzato dall’universo femminile (le scarpe) Jimmy Choo e con la stilista Sonia Rykiel. La nuova linea di Ennio e Carlo Capasa per uomo e donna, si chiama E= (Eequal) e ha debuttato lo scorso marzo in 120 dei 500 negozi della catena Ovs. A differenza delle altre collaborazioni, E= (Eequal) non è una collezione unica e limitata nel tempo, ma è un vero e proprio nuovo segmento.
Fanno parte della collezione prodotti molto creativi e di qualità, con un proprio corner fisso e identificativo presso alcuni punti vendita Ovs. Ennio Capasa e Carlo hanno dichiarato di essere orgogliosi della nuova partnership con Ovs Industry per questo “progetto di moda democratica“. In virtù del fatto che spesso esiste un gap tra “chi crea moda” e le giovani generazioni che nonostante siano le più predisposte ad accogliere con estusiamo le innovazioni frutto di un continuo evolversi delle collezioni moda (che per propria natura ha è caratterizzata dalla frequente obsolescenza deille collezioni,) sono anche quelle con meno disponibilità economiche.
Liutaio a Milano: Lucio Antonio Carbone
Un liutaio a Milano: Lucio Antonio Carbone. Fondata nel 1989 con l’idea di avere un Atelier ‘su strada’, questa liuteria è diventata nel giro di pochi anni il punto di riferimento per il mondo della chitarra classica, non solo a Milano. Oltre al laboratorio per le riparazioni, si possono trovare chitarre da studio delle marche migliori (Alhambra, Esteve, Ramirez, Bernabè, ecc.). In particolare, con Alhambra è stato avviato un rapporto di collaborazione per una linea di produzione di chitarre disegnate apposta per la bottega…
Milano: a Palazzo Pirelli mostra su Giò Ponti
A Milano, il Palazzo Pirelli ospita una mostra dedicata a Giò Ponti, suo ideatore e creatore. Dal 5 maggio al 31 luglio 2011, nel cinquantenario del Palazzo Pirelli, la sede della Regione Lombardia accoglie una raffinata esposizione di creazioni di Gio Ponti, l’architetto che progettò il grattacielo Pirelli. Non si tratterà di una mostra dedicata alla figura di Gio Ponti architetto ma a Gio Ponti designer e, ancora più specificamente alla produzione di ceramiche da lui ideata per la manifattura Richard-Ginori tra il 1923 e il 1930…
Wow, che museo! Il fumetto in mostra
Si chiama Wow ed è in viale Campania 12; si sviluppa su circa mille metri quadrati di un ex deposito dell’Atm. È appena nato a Milano il Museo del fumetto.
Chi non ricorda il mitico Corriere dei piccoli, considerato da molti il capostipite delle striscie all’italiana? Da quel 27 dicembre 1908, data del primo numero, in città sono nate e si sono moltiplicate case editrici specializzate nel fumetto. A gestire il neonato museo sarà la Fondazione dedicata al critico e autore Franco Fossati. L’idea di Wow Spazio Fumetto nasce da un vecchio sogno dei membri della Fondazione: si immaginava un luogo dove il fumetto potesse essere trattato e apprezzato come merita, e finalmente questo sogno diventa realtà. Al pianterreno del museo ci sarà un’esposizione permanente. Il primo piano sarà decicato alle mostre e agli eventi. E poi una sala lettura e una mediateca.
Vintage mania, ce n’è per tutti i gusti
Lacci, pizzi e merletti, romantici bustini, gonnelline traforate di sangallo, corte e lunghe. Oppure ecco apparire i fiorellini, romantici e leggeri. Tra i capi “recuperati” c’è il trench, i pantaloni a palazzo che si aprono sul lato sino al ginocchio, le giacche dei tailleur si allungano, i tessuti con stampe tigrate, leopardate, macchiate mescolandole a frange e intrecci e il denim intramontabile.
Ricorda gli anni Ottanta la moda proposta per la prossima estate: una moda che, specialmente per le donne, ci riporta a Madonna, le boy band e la televisione d’annata. Le t-shirt sono lunghe e vanno a coprire il sedere diventando protagoniste assolute grazie a disegni geometrici, pallini e puntini.
Grande ritorno dei leggings coloratissimi, fluorescenti e appariscenti e degli scaldamuscoli che, vengono indossati su scarpe altissime diversamente da quanto accadeva negli Eighties, quando le scarpe erano basse e comode.
Un giro tra le fiere del vintage di lusso e i mercatini dell’usato è d’obbligo per chi è alla ricerca di nuove tendenze che rielaborano in modo personale lo stile del passato. Il vintage oggi non si limita a vestiti e accessori: bijoux, pizzi e bottoni in stile retrò sono oggetti del desiderio irrinunciabili per fanatiche fashion victim.
I vintage addict italiani hanno da qualche anno un luogo unico per incontrarsi, una meta da sogno come un castello: quello di Belgioso, in provincia di Pavia, dove ad aprile si tiene il Fashion Vintage Show, unica mostra mercato del genere che è un appuntamento a cui non si può dire di no. Capi di Alta Moda e non, paradiso per i collezionisti e una meravigliosa avventura per chi gioca con la fantasia e crea il proprio look mixando il vecchio e il nuovo.
Antica pasticceria a Milano: Ranieri
Un’antica pasticceria a Milano: si chiama Ranieri ed è un luogo dove gli amanti della tipica pasticceria milanese, delle torte austro – ungariche, del cioccolato in tutte le sue forme e manifestazioni, troveranno ciò che potrà accontentarli: a partire dal panettone artigianale, passando per la pasticceria mignon, l’originale Sachertorte, la Dobos, la Silentium, il morbidone con ananas e cioccolato e tanto ancora …
Gelaterie di Milano: La Bottega del Gelato, dal 1964
Gelaterie di Milano: dal 1964 La Bottega del Gelato prepara prodotti artigianali. Ora che le belle giornate clade si avvicinano sempre più è ora di conoscerla. Giunetto Cardelli, coadiuvato dal figlio Marco e dalla moglie Anita, dal 1964 offre il meglio nel campo del gelato artigianale. E’ infatti un maestro del gelato, insignito della medaglia d’oro ad honorem dall’Accademia della Gelateria Italiana nel 2009…
Le vie dello shopping: Corso Buenos Aires
È la massima arteria commerciale di Milano; corso Buenos Aires conta oltre 350 negozi, principalmente di abbigliamento prêt à porter ed è una delle più note e importanti vie dello shopping in Europa. Da piazzale Oberdan (porta Venezia) a piazzale Loreto, lungo un chilometro e mezzo circa, si susseguono negozi di ogni genere e marca.
Il tracciato riprende il percorso dello stradone di Loreto che univa Porta Renza al piazzale della Madonna di Loreto percorso da un tram a cavalli, congiungente Milano con Monza, poi trasformato in un tram elettrico. I binari furono soppressi nella seconda metà degli anni Cinquanta, in concomitanza con l’avvio dei lavori di costruzione della metropolitana.
Qui i ritardatari troveranno regali utili per i propri affetti anche il giorno prima di una ricorrenza speciale. Chi non ha idea di cosa comprare per sé o per qualche conoscente, si armi di pazienza e inizi a camminare in mezzo alla folla che sgomita. Alla fine del corso avrà le idee più chiare oppure avrà assaggiato l’atmosfera più “surriscaldata” dello shopping milanese. Anche se il comune ha provveduto ad allargare il marciapiede per favorire il deflusso del traffico pedonale, la passeggiata, soprattutto il sabato, potrebbe risultare difficoltosa.
Peck italian bar: dalla colazione all’happy hour
Peck Italian Bar sorge nel cuore del centro città, in via Cesare Cantù 3. Un posto unico per un ristorante che propone menù di alta qualità, a base di materie prime genuine e controllate, con servizio al tavolo veloce e impeccabile.
Nata nel 1883 come bottega di gastronomia internazionale di qualità e con marchi prestigiosi, Peck affianca all’esercizio commerciale un’ attività di ristorazione di altissimo livello.
Il locale è aperto dalla mattina alla sera, proponendo colazione, pranzo, merenda e happy hour per tutti i gusti; tutto rigorosamente fresco e genuino.
‘Peck Italian Bar’ è il posto ideale per una sana colazione: i numerosi uffici della zona e i turisti mattinieri possono trovare qui caffè, cappuccino, brioche e il necessario per cominciare al meglio la giornata.
Le proposte per il pranzo sono quelle classiche: antipasti della tradizione italiana come prosciutto e melone e insalata caprese. Tra i primi, un’ampia scelta, diversa ogni giorno, tra ravioli, risotto, pasta e zuppe.
Anche i secondi di ‘carne’ e ‘pesce’ cambiano quotidianamente per una vasta gamma di opzioni, con la massima attenzione, sempre, all’ottimo livello dei prodotti. Il prezzo di un menù ‘completo’ si aggira intorno ai 25 euro.
Le vie dello shopping: Corso Vercelli
Non c’è metro senza una vetrina. Quasi un chilometro di via, ma è nei primi 560 metri che si concentrano un centinaio di attività commerciali. Vicino alla Fiera, non troppo lontano dal Parco Sempione: lo shopping in corso Vercelli offre buone opportunità di acquisti senza la necessità di raggiungere il centro cittadino, quasi sempre affollato soprattutto nel fine settimana.
Nella zona si trovano le succursali di alcuni importanti negozi e qualche grande magazzino. Come via Paolo Sarpi, corso Vercelli ha tradizioni commerciali radicate fin dall’’800 ed è diventato con il passare degli anni importantissima arteria del commercio meneghino: riferimento per i commercianti, punto di incontro della clientela. A cavallo tra i due secoli scorsi, aiutavano in particolare corso Vercelli anche le favorevoli condizioni tributarie e doganali, dovute al fatto che la zona non era ancora stata inglobata nei confini della città. Sembra anche che prima del 1873 – quando il Corso divenne parte integrante di Milano – ci fosse un discreto fervore del contrabbando. Molto dello shopping milanese si fa passeggiando lungo questa via, che è diventata un polo commerciale e attrae molte new entry, anche straniere.
Fnac di via Torino
Tra le più antiche vie di Milano, via Torino è un naturale asse di collegamento tra piazza Duomo, C.so di porta Ticinese, la zona dei navigli – quindi il centro storico – e il resto della città.
La sua funzione commerciale è favorita sia dalla posizione di cui gode, che dalla tradizione storica che la vede fin dalla sua nascita sede di botteghe e laboratori artigianali.
Per qualche secolo nel quartiere prevalsero attività ancora oggi riportate alla memoria dal nome delle vie adiacenti, come via Spadari, via Orefici, via Speronari. Nel 1859 il percorso tra il Carrobbio e il Duomo prende il nome di via Torino. In questo periodo la strada viene allargata e gran parte degli edifici vengono sostituiti, gli isolati adiacenti sono demoliti, così come la piazza centrale. Dal 1881 via Torino viene percorsa dalla linea tramviaria e il sistema del traffico commerciale viene ad intensificarsi con l’aumento incredibile dei negozi. Si forma così una sorta di zona commerciale specializzata.
Supereroi, manga, video giapponesi: l’universo de La borsa del fumetto
Passeggiando per corso Buenos Aires, in una traversa poco nota di viale Tunisia, si trova uno dei negozi “storici” più forniti per gli appassionati di fumetti.
Manga, supereroi, albi indipendenti, le grandi firme delle edizioni italiane e internazionali, erotici, ma anche video di animazione giapponese, gadget e libri di cinema, di illustrazione e di grafica: questo il tesoro della “borsa del fumetto”.
I volumi sono sapientemente disposti in ordine alfabetico e divisi tra il materiale vecchio e il nuovo, alcune magliette pendono dal soffitto e da tutti gli angoli spuntano action-figures di ogni dimensione e prezzo.
Ristorante Nu di via Feltre: una rustica cascina lombarda incontra il gusto etnico
Sushi, sashimi, tempura, specialità giapponesi servite su piccole barche di legno, tavolette in tek, vasellame in cotto. Questi sono alcuni degli ingredienti del ristorante Nu di Milano, in via Feltre 70. Le salse e le creme sono vere e proprie decorazioni; il gusto e la vista si mischiano grazie alla raffinatezza nella presentazione delle pietanze. Quel che si coglie con immediatezza è un’atmosfera incredibilmente coinvolgente e la sensazione di poter appagare in un istante solo tutti e cinque i sensi.
L’atmosfera del ristorante è una perfetta armonia tra eleganza e ricercatezza: dall’architettura al design, dall’arredamento alla cura dei dettagli più dettagliati. Il bancone è sostenuto da una scultura trasparente, le pareti riemergono con tutta la bellezza rudimentale degli antichi mattoni della cascina e si altrenano alla trasparenza delle vetrate; i tatami si confondono e si accordano con i tavoli occidentali, le luci soffuse creano un’ambientazione intima e sanno garantire tutta la privacy richiesta dalle situazioni più raccolte.