Diventato uno dei simboli contemporanei della città, il dito medio di Cattelan ha una storia articolata benché esista da poco più di 5 anni. Si chiama Love, anche se è più noto come il Dito, e si trova in piazza Affari a Milano.
Realizzato in marmo di Carrara, è un’opera d’arte contemporanea volutamente provocatoria e irriverente che fa bella mostra di sé su un piedistallo svettando in altezza per ben 11 metri. Benché il gesto sia esplicito la città ha imparato ad amarne il significato. Almeno una parte della città.
L’opera dell’artista Maurizio Cattelan ha fatto la sua irruzione nella vita dei milanesi lo scorso 24 Settembre 2010 quando fu posizionaro in piazza Affati, di fronte al palazzo Mezzanotte che è sede della Borsa. A presentarla al pubblico fu il sindaco Letizia Moratti allora in carica.
Non tutti sanno che il suo titolo, Love, è in verità un acronimo che sta per “libertà, odio, vendetta, eternità” e non ha nulla a che vedere con l’amore che dichiara in lingua inglese, in un gioco di sensi ambiguo e ammiccante.
Inoltre non tutti si accorgono, almeno a prima vista, che le altre dita non sono piegate come nel classico gestaccio ma letteralmente mozzate. L’idea dell’artista era quella di rappresentare una mano che esegue il saluto fascista ma nel corso del tempo ha subito l’erosione, conservando un unico dito, quello medio. Non è un caso che come collocazione sia stato scelto uno dei palazzi edificati in città nel periodo fascista.
In origine l’opera doveva restare in esposizione su piazza Affari solo per due settimane ma dopo diverse vicende politiche e una raccolta di firme sui social è stata ratificata la sua presenza permanente sulla piazza. Non sono mancate le polemiche da parte di chi ritiene l’opera offensiva tanto che Philippe Daverio, noto critico d’arte, ha proposto di trasferirla a Bologna, “città più spiritosa e adatta” al “gesto ironico” di Cattelan.
Come ogni opera d’arte, al di là delle intenzioni dell’artista tocca allo spettatore trarre il significato che ritiene più consono al proprio modo di leggere il mondo. Non pochi credono che il gesto sia indirizzato al mondo della finanza, data la sua collocazione. Per altri è un insulto esplicito, per qualcun altro un colpo di genio. Intanto il Dito se ne sta impeturbabile in piazza Affari.
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