A Expo 2015 il padiglione Angola è tra i primi che si incontrano accedendo da Ovest e si presenta con una facciata che colpisce a prima vista per la decorazione in legno che richiama i disegni geometrici dei tessuti tradizionali. Grazie al gioco di pieni e vuoti di questa costruzione, l’interno è estremamente arioso e luminoso.
Il padiglione si articola su tre livelli e sul tema “Cibo e cultura, educare per innovare.” Oltre a mostrare alcuni dei paesaggi mozzafiato del paese, si scoprono le ricchezze naturali e alimentari dell’Angola attraverso un percorso che parte dall’origine e dalla crescita per arrivare ai temi della sostenibilità e del futuro.
Al centro della prima sala, al primo piano, spicca un baobab stilizzato che richiama gli scenari africani e che sorge in mezzo al padiglione arrivando fino al terzo piano. Tutto intorno si dipana la storia dell’Angola attraverso le sue risorse principali: pesca, agricoltura, allevamento e apicoltura.
Al secondo piano ci si concentra sullo sviluppo con un viaggio attraverso i piatti tipici dell’alimentazione in Angola, con grande spazio alla tradizione locale molto contaminata da influenze portoghesi, brasiliane e italiane. Avreste mai per esempio che uno dei piatti tradizionali dell’Angola è la polenta? Qui alcuni chef mostrano la preparazione di alcuni piatti.
Al terzo piano, infine, ci si proietta verso il futuro e le capacità del Paese di trasformare, conservare e innovare nel campo alimentare. Ma la terrazza riserva ancora qualche sorpresa: un orto botanico che mostra un assaggio della flora angolana e un ristorante panoramico immerso nel verde. Tra le specialità da gustare ci sono il pesce al cartoccio, la bisque di aragosta e la mousse tropicale.