In Italia i furti commessi ai danni dei negozianti costano alla popolazione più che altrove: è il risultato dell’analisi 2010 meglio nota come ‘Barometro Mondiale dei Furti nel retail‘.
Analizzando i numeri si evince che ogni famiglia italiana sborsa una media di 163 euro per i furti nei negozi. A conti fatti, più di quanto siano chiamate a “risarcire” le famiglie del resto d’Europa (circa 140 euro) e, allargando il campo, anche più di quello che sborsano i nuclei del resto del pianeta (152 euro).
E’ quanto emerge dai dati 2010 del ‘Barometro Mondiale dei Furti nel retail‘. Approfondendo, le differenze inventariali – ovvero le cosiddette perdite causate dai furti di clienti e dipendenti e da errori amministrativi – hanno raggiunto un valore di 3,205 miliardi di euro. Colpiscono, ancora, due dati: il primo è quello dell’incremento di furti commessi da parte dei clienti (52,5% contro 50,8% del 2009) a fronte della riduzione di quelli compiuti da dipendenti disonesti (25% contro 30,9% del 2009). I prodotti che maggiormente vanno a ruba? La top 4: abbigliamento di lusso e accessori firmati, articoli per cura e igiene del corpo, prodotti Hi-Tech.