Ferragosto rappresenta sempre un momento “tragico” per coloro che rimangono a casa e necessitano di fare la spesa: quali sono i negozi che consentiranno a chi è rimasto a Milano di poter andare avanti, sia tra beni di prima necessità che servizi accessori?
Centro vitale come sempre, meno l’hinterland
Per quel che concerne Milano, va sottolineato che in generale questa porzione di estate di agosto sta regalando vibes contrastanti: è possibile infatti trovare diversi negozi aperti nelle vie più battute dai turisti e nel centro città, ma non tutti i quartieri offrono servizio pieno. Alcune piazze sono così vuote e silenziose che sembra quasi di essere tornati indietri nel tempo. E la pandemia di coronavirus non è la colpevole di questa serrata: o almeno non ne è protagonista principale.
Nonostante la necessità di ripresa, forse proprio per evitare spese inutili in un momento morto molti negozi di vicinato hanno deciso di chiudere per le vacanze. Non si parla di piccoli market tanto quanto di negozi di ferramenta e simili che sembrano aver deciso, in buona parte del capoluogo meneghino, di tirare giù le saracinesche e lasciare spazio, eventualmente, alle grandi catene in termini di necessità.
Confcommercio è abbastanza chiaro nella sua mappa, divisa per Municipi e consultabile online cliccando sull’icona relativa ai negozi aperti e dando uno sguardo a quelle che sono le attività che hanno segnalato il loro rimanere sempre aperti, appare evidente come il numero degli esercenti sia decisamente basso rispetto alle potenziali necessità, soprattutto se si prende in considerazione l’intera città metropolitana.
Fuori dal centro situazione desolante a Milano
La maggior parte dei negozi aperti sono quelli di abbigliamento e accessori in centro, forti del flusso turistico e dell’interesse per la moda, alcune librerie bar e ristoranti e pochi tra quelli che possono essere considerati servizi essenziali. Insomma chi rimane aperto lo fa essenzialmente per poter conquistare quelli che sono i turisti italiani e stranieri che sono arrivati a Milano. Non si sarà tornati ai livelli del 2019, ma si sono superati quelli del 2020 e il capoluogo e il suo hinterland sono pronti a conquistarli tutti.
Se si rimane a Milano a Ferragosto va sottolineato che al di fuori dal centro, dove il miraggio del turista è una certezza, è difficile trovare i negozi di prossimità necessari alla sopravvivenza aperti. Sono i centri commerciali e la grande distribuzione in generale a rappresentare la soluzione alle necessità di acquisto, ma in caso ad esempio di necessità di comprare un paio di occhiali è necessario rimandare tutto a settembre. Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, decide di esprimersi in maniera ottimista nel commentare la situazione sottolineando che “nonostante il periodo di grande crisi e difficoltà per i piccoli commercianti, coloro che restano aperti stanno dando un segnale di ripresa” rispetto al 2020 dove la “situazione era ben peggiore“.