In tempi di crisi non si getta via niente, semmai ogni cosa può essere rivalutata: crescono così i negozi dell’usato, che recuperano e vendono di tutto. Dai mobili ai vestiti, dai vinili ai libri, dai piatti agli elettrodomestici, questa specie di rigattieri moderni non fornisce alla clientela soltanto accessori legati al comparto del vintage, ma tutto ciò di cui una famiglia può aver bisogno, senza spendere troppo.
Nel giro di un anno, dal 2009 al 2010, a Milano i negozi di oggetti di seconda mano sono aumentati del 3,4%, secondo un’indagine svolta dalla Camera di Commercio su dati del registro delle imprese, a fronte di numerose altre attività che hanno fatto riscontrare un calo più o meno inesorabile.
Inoltre, a conferma di quanto tiri il settore, è utile ricordare che il capoluogo lombardo è secondo nella classifica delle province italiane più attive nel settore dell’usato: con 240 imprese che hanno un raggiunto 48,9% del totale regionale, Milano ha un peso del 7% sul totale nazionale, preceduta da Roma (11,2%) e seguita da Napoli (6%) e Torino (5,8%).
Il settore più amato è quello dei mobili usati e antichi, che, crescendo dell’8,3%, rappresenta a Milano il 49% delle imprese, seguito da oggetti e vestiti usati, che rappresentano il 27% del totale. In crescita anche l’usato del libro.
Alcuni nomi tra i luoghi maggiormente presi d’assalto?
Dal mercatino degli Affari in Via Settala 1, che vende oggettistica d’artigianato, mobili vecchi e nuovi al Nuovo guardaroba, in via Asti 5, boutique che oltre all’usato offre capi nuovi delle passate collezioni.
Per i bambini c’è il Magazzino dei piccoli, in via Valvassori Peroni 76, che offre un’ampia scelta di capi, accessori, attrezzatura, giochi per bimbi sino ai 12 anni.
E per gli uomini De Juliis in Via A. Solari 15, elettronica a prezzi convenienti sia usato in ottimo stato che apparecchiature nuove.
Infine per i palati più sofisticati Fa e disfa, in via Brioschi 61, mercatino dell’usato di lusso.