Negli ultimi anni i negozi storici a Milano sono man mano scomparsi. E non si può pensare a ciò senza chiamare in causa prima di tutto la pandemia e poi gli affitti troppo alti.
Realtà in difficoltà ormai da anni
Milano è una città veloce, in continuo cambiamento e interessata a proiettarsi nel futuro. Questo movimento, unito però a fattori imprescindibili, ha portato i negozi storici verso una china che qualche anno fa non si pensava potessero prendere. Il covid non ha assolutamente aiutato, sia con il lockdown che con le successive restrizioni, seppur queste erano necessarie. Quelli più forti sono riusciti a sostenere il peso dell’entrate minori e delle problematiche collegate.
Alcune di essi, pur avendo superato le restrizioni dettate dal coronavirus, si sono poi trovati ad avere a che fare con degli affitti improponibili e difficili da sostenere. L’inflazione e il caro energetico hanno fatto il resto. Ecco quindi che secondo Confcommercio in questi ultimi tre anni sono stati 549 i negozi storici che hanno chiuso. E parliamo di negozi o botteghe artigianali che avevano aperto prima del 1979. Veri e propri tasselli di storia che sono riuscite a superare molte avversità, ma che si sono dovuti fermare se non davanti la patologia davanti agli affitti.
Affitti problema più pesante per i negozi storici
Come spiegato alla stampa dal presidente del club imprese storiche di Confcommercio Alfredo Zini, la principale criticità è rappresentata dagli affitti che sono sempre più alti. E per quanto sia riconosciuto che le spese aumentino anche per i proprietari immobiliari, bisogna ricordare che i commercianti hanno da pagare un’intera filiera.
Non solo: uno dei maggiori problemi dei negozi storici è che i locatari non hanno intenzione di rinnovare i contratti perché sanno che sono in grado di trovare altri interlocutori capaci di pagare di più. È quello che sta succedendo nel centro di Milano, dove le attività a conduzione familiare stanno pian piano scomparendo per essere sostituite da grandi catene.
Secondo l’esperto anche il passaggio generazionale rappresenta un’ulteriore difficoltà. Le attività che non hanno trovato problemi con l’affitto sono quelle che hanno luogo in locali comunali. Dove eventuali adeguamenti esosi sono stati combattuti con dei ricorsi.
Buona parte dei negozi storici che ce la fanno andare avanti lo fanno grazie ai bandi della Regione per la ristrutturazione o la fornitura. Ma anche in questo caso non è facilissimo accedere ai fondi, dato che prima di tutto le spese devono essere sostenute e poi rendicontate. E questi arrivano solo se si viene presi all’interno della giusta graduatoria e si risulta adatti alla restituzione del credito.